FASCISMO VERDE – Beppe Grillo è l’uomo più pericoloso in Europa

SPIEGEL ONLINE : http://www.spiegel.de/international/europe/beppe-grillo-of-italy-is-the-most-dangerous-man-in-europe-a-889104.html

 

In italiano da traduttore automatico:

 

Beppe Grillo, leader del movimento populista 5 stelle in Italia, si vanta sul suo ridicolo del sistema parlamentare. Eppure, mentre la sua retorica anti-establishment sembra allettante, a cuore in realtà è anti-democratico. E molto simile a quello di un infame italiana dal passato.

 

L’uomo che di centro-sinistra tedesca leader Peer Steinbrück chiamato un “clown” non ha valore di intrattenimento, che molto che possiamo concordare. L’Italia e l’euro? “Di fatto, l’Italia è già fuori della zona euro”.Roma e il sistema parlamentare? “Io do tutte le parti in altri sei mesi, poi è finita qui.” E queste citazioni sono solo i punti salienti di una recente intervista con Beppe Grillo pubblicato dal business quotidiano tedescoHandeslblatt . Quando si tratta di parlare chiaro, anche Steinbrück, reknowned per la sua mancanza di un filtro, viene superata da Grillo.

 

 

Steinbrück ha ottenuto una discreta quantità di Flack per il suo confronto clown. Se avesse usato il termine per descrivere solo Berlusconi, tutti avrebbero semplicemente annuì. Ma Grillo? Il capo delle strade e l’eroe dei giovani , il cui terzo posto Movimento Cinque Stelle ha dimostrato il grado in cui l’austerità diktat della Merkel sta spingendo l’Italia per i suoi limiti? L’avvocato per i termini più brevi di ufficio e un modo pulito di fare politica? Anche tra le fila dei socialdemocratici di Steinbrück (SPD), le persone chiedevano per il loro candidato da mettere al suo posto.

Una parte della simpatia che Grillo gode in Germania è senza dubbio grazie alla sua vicinanza alla sinistra politica. Molto di ciò che sposa il Movimento Cinque Stelle potrebbe essere facilmente trovati nelle piattaforme del movimento Attac o il partito dei Verdi della Germania: la passione per le fonti alternative di energia, la promessa di maggiore impegno civile, la protesta contro i “gatti grassi” della finanza internazionale e le chiamate a metterli a dieta. Ma questa è solo la superficie. Tale fluff non spingere una parte verso l’alto nel giro di pochi anni, né in Italia né altrove.

 

Galleria fotografica
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Photo Gallery: l’Italia si rivolge a Grillo

Grillo trae la sua energia dal risentimento. La vera chiave del suo successo risiede nello sfruttamento di rabbia – in Germania, a burocrati di Bruxelles, a tutto il sistema. Questo è ciò che lo rende grande, non l’appello alla ragione o per l’amore di democrazia.

Come per tutti gli altri rivoluzionari, la risposta di Grillo al malessere della nostra epoca è estremamente semplice. Devi solo farla finita con i politici o, meglio ancora, gettare a mare tutto ciò che sa di potere e di privilegio.”Siamo giovani”, si legge sul suo blog. “Non abbiamo la struttura, gerarchia, dirigenti o segretarie. Prendiamo ordini da nessuno”.Confronto di Grillo del suo movimento alla Rivoluzione francese, che ha preso le sue idee di uguaglianza con sanguinosa serietà, non è un caso.Egli relativizza dicendo: “senza la ghigliottina”, ma la stipulazione significa poco. Quando le persone sono incitati in rabbia, chi ha alimentato le loro passioni non prendono la colpa.

Buona politica si basa su di compromesso

E ‘il puritanesimo del moralista radicale che distingue Grillo dai suoi concorrenti e attira le masse. “Ogni angolo sarà illuminato, ogni commissione, ogni sala conferenze, ogni piano,” un membro Five Star decretato dopo le elezioni. Il movimento vuole “pulire l’apparato statale”, si legge un’altra spiegazione del perché così tante persone hanno votato per il comico.

Nel mondo reale, la politica è un arduo, business piuttosto poco appetibili. Dipende compromesso che, per definizione, non tutti sono contenti. A volte è necessario chiedere alla gente di accettare le cose che non capiscono o vogliono. I socialdemocratici in Germania sono un esempio calzante. Dieci anni fa, la SPD ha approvato un controverso pacchetto di riforme del mercato del lavoro e di welfare. Hanno rafforzato il paese, ma male la festa. L’idea che i voti della strada sono in qualche modo più democratico rispetto ai voti dei rappresentanti inviati al Parlamento in un’elezione democratica è un’illusione che ha trovato seguaci anche in Germania.

Nei suoi momenti migliori, Grillo parla come un leader di una setta.Quando parla di essere “non un comandante, ma un garante”, ha suona come un swami che potrebbe essere altrettanto facilmente aprendo la penitant di un ashram. Ma con un po ‘di consapevolezza storica, si può vedere parallelismi più scure.

Echi di fascismo italiano

Nella rivista svizzero Weltwoche , giornalista inglese Nicholas Farrell traccia un confronto tra Grillo e un altro famoso italiano che ha fondato il suo movimento populista quasi cento anni fa: Benito Mussolini. Farrell è un esperto sul dittatore fascista, dopo aver scritto un molto citato 2003 biografia del Duce.

Mussolini ha inoltre affermato che il suo gruppo fascista “Fasci di Combattimento” non era un partito ma un movimento, perché i partiti politici sono il problema, non la soluzione. Anche lui stesso ei suoi seguaci vedeva come detergenti che avrebbe finalmente ripulire il sistema fragile e corrotto. E ha pure affermato di rappresentare i giovani e liberi pensatori, quelli che non credeva più nei programmi e statuti, ma in rejuvinating azione.

 

 

Farrell trova anche analogie nelle scelta dei due uomini di parole.Considerando che Mussolini ha parlato del parlamento come “sordo, sala grigia”, che ha rifiutato di entrare, Grillo descrive il suo rifiuto a collaborare in uno stile simile: “I vecchi partiti stanno volgendo al termine Dovrebbero restituire ciò che hanno rubato, e lasciare. . O ci seguono, o sono condannati. ” La beffa del sistema parlamentare con il pretesto di una vera democrazia è un trucco che tutti gli avversari della democrazia sposano, indipendentemente da dove vengono.

E ‘facilmente trascurata al giorno d’oggi, ma il fascismo nel suo cuore era un movimento di sinistra. Mussolini non ha mai fatto segreto delle sue orgins: “Io sono e saranno sempre un socialista mie convinzioni non cambieranno mai Vengono impiantati nelle mie ossa.». Ha detto ai suoi compagni come lo espulsero dal partito allo scoppio della guerra in 1914 a causa della sua posizione a favore della guerra. Farrell conclude che “il fascismo di Mussolini era nero, Grillo è verde, ma entrambi hanno un cuore rosso.”

Si può solo sperare che Steinbrück aveva ragione quando ha detto che gli italiani avevano eletto due clown. Purtroppo sembra che lui era molto sbagliato su uno di loro.

 

SOLIDARIETA’ AL MOVIMENTO NO TAV DA ATENE

https://athens.indymedia.org/calendar/event.php?id=49470

 
Traduzione in italiano (DA TRADUTTORE AUTOMATICO quindi in certi punti è un pò surreale, ma il senso è abbastanza chiaro…)
 
SOLIDARIETA’ AL MOVIMENTO NO TAV ( ITALIA – SVIZZERA – FRANCIA )

Qui o lì è sempre oppressione!

Come in Halkidiki , dove i residenti lottano per non appiattire il luogo da cercatori moderni e lo Stato , con la costante crescendo repressivo regime ha messo nel perseguire i trecento concorrenti . (ndr: si riferisce alle lotte contro lo sfruttamento minerario)

Come in Keratea , dove la comunità locale ha resistito alla trasformazione di una regione antica in discarica , mettendo una barriera per attaccare la capitale , che ha visto la gestione dei rifiuti un’occasione d’oro per il profitto a scapito dell’ambiente naturale e la vita dei residenti .
Come in Oropo , dove i residenti hanno mostrato il modo in cui trattiamo protetti da blocchi di polizia di società per le strade , chiamato pedaggio. (ndr: si riferisce al mostruoso incremento delle tariffe autostradali)
 
Così poco a ovest e in Italia , Svizzera e Francia un movimento locale resiste da anni alla distruzione della terra contro la costruzione di una linea superveloce di treni . Questo è il movimento NO TAV che deve affrontare le stesse [tentazioni ?] dello sviluppo capitalistico , la stessa persecuzione [che subiamo] qui , la stessa repressione , ma risponde allo stesso modo : l’auto- organizzazione , le proteste per le strade e le montagne , [tosampotaz] un’azione immediata .
Tutti i capi [ndr : governanti] hanno una linea comune : appiattire società e distruggere la terra per il solo scopo di crescita economica , i profitti , assistito da dipartimenti governativi, poliziotti , giudici e pubblici ministeri . Cerchiamo di non guardarsi l’ombelico . Oagonas ognuno di noi è parte della lotta globale per rovesciare lo stato e la barbarie capitalista , è la lotta per la terra e la libertà .

Qui come là è la nostra arma SOLIDARIETÀ

22 FEBBRAIO GIORNATA IN SOLIDARIETÀ DEL MOVIMENTO NO TAV

INCONTRO SABATO 22 FEBBRAIO , Monastiraki , 02:00

Anarchist / HS Solidarietà / HS

 
——- THE END ——
 
Grazie fratelli. / ευχαριστώ τους αδελφούς / thank you brothers
 
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Alluvione Emilia 2014

Alluvione Emilia 2014

Questa immagine è stata scattata verso le 17:00 di ieri sera…a circa… 17 Km dalla falla. Informatori sul luogo mi dicono che l’acqua è ormai arrivata a Finale Emilia, a 30 km di distanza dalla falla e che la riparazione temporanea della stessa garantisce a malapena il rallentamento della tracimazione.

EUROPEE 2014 – Non sussistono le condizioni per partecipare.

Nel corso di quest’anno verrai chiamato a partecipare alle ELEZIONI EUROPEE 2014 http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_europee_del_2014

INNANZITUTTO Dovresti sapere che l’EUROPA politica è PRIVA di COSTITUZIONE:

http://it.wikipedia.org/wiki/Costituzione_europea

Non lo sapevi? Ottimo, sei fortunato, è chiaro che NON devi votare, puoi evitare di leggere il resto (che non è una lettura piacevole).

Non sarebbe male anche che tu sapessi cosa ha tentato, il dannoso parlamento europeo, ai tuoi danni:

http://it.wikipedia.org/wiki/Direttiva_Bolkestein

Ufficialmente tale intento è stato spazzato via dall’azione dei popoli dei paesi a cui è stato consentito di votare per approvare la costituzione (spazzata via anch’essa sul non irragionevole principio del: se ci avevano cacciato dentro questa schifezza, chissà cos’altro non abbiamo visto), ufficiosamente INVECE credo che tu non faccia fatica a vederne i principi orientatori nella costante MACELLAZIONE di ogni regola che governi il mondo del lavoro su principi diversi da quelli predatori e violenti propugnati da fascisti di ogni risma.

No. Non puoi ricordare di aver votato per la costituzione europea, gli italiani si sono ritrovati “consenzienti” perchè così ha deciso il governo in carica in quella data. Lo sanno loro se ti sta bene o no, del resto li hai eletti no? E allora sei d’accordo e non rompere il cazzo. (n.d.r.: se ti interessa sapere chi era in carica confermi di non avere capito un cazzo di quello che ti sta accadendo)

Comunque ‘sta tranquillo, non te la farò tanto lunga per cercare di spiegarti, in ogni modo possibile, perchè RECARSI A VOTARE per il parlamento Europeo è una cosa da EVITARE assolutamente, al fine di ottenere un governo europeo indebolito e rallentato nella sua deleteria azione PROPRIO da tale mancanza di legittimazione.

Non lo farò perchè ho già trattato in modo analogo le POLITICHE 2013 ITALIA e la stragrande maggioranza delle persone con cui ho parlato, molte delle quali apparentemente dotate di un’intelligenza normale, ha dimostrato di non avere invece ne le risorse intellettive, ne la sufficiente lucidità per comprendere tali motivazioni.

[per te che non ci arrivi, quelle espresse nel paragrafo precedente l’ultimo e le relative implicazioni a cui puoi arrivare se hai un’intelligenza almeno nella media]

Questa volta mi limiterò ad un ragionamento assai più semplice, che anche dei subumani rimbecilliti dalla propaganda instupidente della televisione possono almeno marginalmente riuscire, se non a comprendere (non chiedo tanto), almeno ad utilizzare per ricavarne, per così dire, per istinto, un senso vago senso di disagio…che a sua volta potrebbe far loro balenare, nel surrogato di mente di cui sono dotati, che sono preda di un inganno.

…vale a dire questo:

Tutte le puttanate che ti hanno rifilato, via TELEVISORE, per cercare di trasformarti in un fanatico del voto per le POLITICHE 2013 ITALIA si sono rivelate BUGIE GROSSOLANE.

1) Hai votato, ma non hai contato, non conti e non conterai un cazzo.

ERGO: CON la tua PARTECIPAZIONE ( che ha un nome ed esso è COLLABORAZIONISMO ) , QUALUNQUE SIA STATO il tuo voto, hai legittimato l’esistente. Ciò che credevi di fare è irrilevante, contano solo i risultati (risultati ampiamente prevedibili). Cioè  hai legittimato dapprima il METODO con cui è stato costituito il governo MONTI, quindi hai dato forza di legittimità al governo ammucchiata Letta/Berlusconi (PD+PDL + ridicole invenzioni di suoi servi che si “ribellano”…una cosa che solo un demente come te può credere vera) . Infine (ma non ultimo) hai legittimato Renzi e ciò che ne seguirà; un governo di stampo autoritario e sempre più fascista, sempre più vicino ad una dittatura conclamata, coperta dalla foglia di fico di “elezioni” farsa e dalla presenza di una falsa opposizione (Grillo. Sì, Grillo… dopo tutti ‘sti mesi se non hai capito cose così semplici sei messo in un modo tale che l’arroganza insultante che trasuda da questo post è insufficiente per te…ma tutti hanno una possibilità di riscatto! Getta il televisore e tra un anno tutto ti sarà chiaro).

2) “Se non voti gli altri scelgono per te” Cazzata tonante.

NON solo è una cazzata di per sè (nessuno usa il tuo voto non usato) ma anche in senso lato, chiunque abbia votato per chiunque non ha contato un cazzo per SE’, figurati cosa può decidere al TUO posto! Per dimostrazione vedi “ERGO” sopra.

3) “Se chi non vota avesse…” patetico, patetico. Ed ancora patetico.

SE chi non ha votato avesse votato, avrebbe votato per l’opposto di ciò che dici tu (che non sei tu il padrone del voto altrui) e il tuo punto di vista a riguardo, già patetico ora ( http://it.wikipedia.org/wiki/La_volpe_e_l’uva ) scadrebbe ulteriormente a livello di “farneticazione”.

4) Votare è un DOVERE. Cazzata fotonica, votare è un DIRITTO.

Un DIRITTO che deve essere esercitato da cittadini che hanno il DOVERE di tenersi correttamente informati. TU non sai un cazzo di niente, in più ti bevi ogni stronzata che ti versa addosso la TV cambiando idea ogni 30 minuti, di COSA vuoi essere in grado? Di partecipare consapevolmente alla vita politica? Ma fammi il piacere.

…quando l’hai letto l’ultimo libro? Di cosa ti documenti? Cosa sai delle operazioni militari italiane all’estero? Cosa sai delle politiche di salvataggio delle banche? Cosa sai degli ammortizzatori sociali per i disoccupati? Cosa sai delle torture e degli assassinii praticati negli ultimi decenni, a tua colpevole insaputa, dai “migliori uomini” dello stato? Una lista che potrebbe continuare per pagine e pagine, partendo da accadimenti della storia recente sino ad arrivare ad eventi di oggi di cui ignori persino l’esistenza.

Fidati, il tuo è tifo calcistico, non partecipazione.

Ciò nonostante, ora, dopo avere assistito come un ubriaco sballottato agli eventi degli ultimi anni, senza comprenderne niente e con davanti agli occhi le PROVE INCONTESTABILI di non essere riuscito, in nessun modo, NE a capire per tempo cosa sarebbe accaduto dopo le POLITICHE 2013 ITALIA , NE a impedirlo con il mezzo che TU dicevi efficace, vale a dire le elezioni… …TI APPRESTI AD ANDARE A VOTARE PER LE ELEZIONI EUROPEE 2014 ? :-O Di cui sai MENO DI UN CAZZO , al punto che non sai nemmeno esattamente perchè ci vai?

Sei più che un coglione. STAI A CASA, evita di fare altri danni.

Perchè vedi…i danni che hai fatto SINORA con al tua COLPEVOLE incompetenza ti hanno portato qui. E me con te (vaffanculo stronzo).

Ma i danni che FARAI da ORA in AVANTI ti porteranno (e me con te, ri-vaffanculo stronzo) in un baratro dal quale si potrà uscire solo sguazzando nel sangue fino alle ginocchia. E non è un modo di dire.

Lo so che non ti sembra possibile. Vedi…è perchè non sei in grado di fare previsioni come questa, è uno dei tuoi tanti limiti.

[P.S. Nel caso poi tu abbia avuto modo di accedere alle mie precise e puntualmente verificate previsioni in tal senso, e non sei stato capace neppure di ricavarne un dubbio sulla tua linea di condotta suicida ed indotta da terzi, dovresti astenerti dal voto A VITA, non solo quando esso è una farsa…perchè è palese che non sei in grado di comprendere la differenza tra i due eventi]

Vediamo di non fare confusione tra il #DIRITTO di ESSERE LIBERI e non perseguiti e la libertà di comprare comodamente il fumo. – Revisione 001

E che cazzo.

Prima di leggere ogni altra cosa devi rispondere “sì” alla seguente domanda:

TI INFORMO che sono contrario ad ogni ritorsione di tipo penale ed amministrativo (salvo la sospensione dell’abilitazione all’uso di macchinari pericolosi a seguito di comprovate situazioni di abuso da accertarsi clinicamente) rivolte verso i consumatori di sostanze dopanti di qualsivoglia genere. Senza eccezioni. Hai compreso il senso di questa dichiarazione?

Sì = Puoi procedere nella lettura e rivolgere domande e critiche cui otterrai garbata risposta.

No = rileggi.

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Mi stanno parecchio girando i coglioni. IL motore della rotazione sono le secchiate di ipocrisia che vedo versare senza sosta. E’ inutile che vi nascondiate dietro un dito, si capisce benissimo che la ola antiproibizionista è animata dal desiderio di lucrare un beneficio personale prima di ogni altra cosa. Ti vuoi fare le canne in pace.

Niente in contrario . Per me, DEPENALIZZATO L’USO ti puoi arrotolare pure le pagine della gazzetta, diventare un artista del carciofo, coltivare una foresta di ganja, regalarla a mezza provincia, fondare associazioni di coltivatori che si spartiscono il raccolto ed organizzare festival gastro/musico/fumico per tutte le sere dell’anno.

Permettimi però di vedere le cose da un altro punto di vista…che non si capisce perchè dovrei essere costretto a vederle dal TUO, così come ora tu sei costretto a vederla dal punto di vista di giovanardi.

Per quanto MI riguarda, la persecuzione dello stato verso i consumatori di droghe, specie dei consumatori di ganja, è un abominio. Un atteggiamento criminale di complicità con un embargo originato da questioni commerciali: favorire la produzione di fibre tessili sintetiche, e proseguito oltre la sua fase storica poichè cavalcato da ogni genere di fanatici religiosi e fascisti feticisti di legge e ordine, anche perchè i consumatori sono tipicamente i loro oppositori.

Detto questo, dato che non sono nè cieco, nè completamente rincoglionito, ho assistito alla graduale sovrapposizione tra stato e mafia verificatasi in questi anni. E dire sovrapposizione tra stato e mafia equivale praticamente a dire fascismo.

MI DOLGO PER TE CHE TI SIA SFUGGITA una dinamica tanto evidente, oppure, se non ti è sfuggita, ma sei disposto a fottertene per “farti le canne in  pace” fà autocritica e giudicati da solo.

Il fenomeno, già esistente, ha subito una pericolosa accelerazione con l’apertura delle “FINANZIARIE” e la diffusione di nuovi, perniciosi, pericolosi prodotti finanziari (carte revolving, prestiti sul 5° dello stipendio). Ciò è equivalso alla “LIBERALIZZAZIONE” di fatto dell’usura. Gli strozzini (e si sono accodate le banche, tanto l’affare è poco redditizio) hanno rinunciato ad un pezzo del profitto in cambio della tranquillità e dell’accesso ad un mare sterminato pieno di pesci. Un affare eccellente.

Vista l’ottima riuscita (e c’è ancora chi casca dalle nuvole chiedendosi di cosa mai si sarebbe eventualmente discusso in una ipotetica trattativa tra stato e mafia…di cosa vuoi che parlassero? Di andare su Marte?) e l’unanime soddisfazione si è proseguito con gli altri affari e necessità in cui le mafie hanno competenza e rilevanza: il GIOCO D’AZZARDO e IL RICICLAGGIO.

Per quanto riguarda il gioco d’azzardo, se uno non si è reso conto dell’enorme ESPANSIONE del giro d’affari dello stesso, partito da un paese dove due vecchi che giocavano a briscola dovevano farsi degli scrupoli a tenere delle monete sul tavolo, che ci spreco a fare il mio tempo? Il GIOCO D’AZZARDO in italia ha mollato ogni ormeggio e naviga benissimo. L’atto di giocare ha adderittura fatto nascere una nuova malattia, che in realtà esisteva anche prima, ma che ha infettato legioni di miserabili che non avevano certo accesso agli ambienti del gioco.

Il commercio dell’ORO fornisce invece l’alibi perfetto e la perfetta copertura di una vasta campagna di RICICLAGGIO. Un pagamento per acquistare oro adesso, una fattura per venderlo dopo ed il gioco e fatto. Non si è mosso neppure un grammo di metallo e il denaro è comparso, lo stato si prende la sua corposa fetta e sono tutti felici e contenti. In più puoi far sparire la refurtiva, e sogni d’oro pure al reato di RICETTAZIONE.

Forza. Se fate uno sforzino ci arrivate…quali sono gli affari tipici e lucrosi delle mafie che mancano all’appello?

La prostituzione; il commercio di droghe, il commercio di armi.

…dai…sù che ce la fai…quali saranno le prossime liberalizzazioni che si tenteranno?

La PROSTITUZIONE è già benissimo gestita ed ha pure delle splendide attività di copertura, si chiamano “sexy shop”, posti dove nessuno disinteressato a tale commercio va a ficcare il naso e dove basta dare una spolveratina ogni tanto ai cazzoni di gomma perchè tutto risulti regolare. Mica si rilascia fattura sul resto, e con una fetta e qualche assaggio gratuito della merce nessuno rompe le scatole.

Le DROGHE (una semplificazione) sono già talmente diffuse da aver macellato, oltre che la salute dei consumatori (quando pertinente) anche il meccanismo di domanda ed offerta, al punto che solo una LIBERALIZZAZIONE COMMERCIALE può aumentare il fatturato di un prodotto così “maturo”.

Il consumo di sostanze dopanti ha infinite varianti, ma semplificando può essere suddiviso in 3 macrocomparti NON a rigida tenuta stagna: i consumatori di blandi rilassanti (ganja e derivati,altri vegetali), i consumatori di sostanze chimiche dopanti (anfetamine e simili, acidi), i consumatori di sostanze tossiche (oppiacei,derivati della coca).

SE consideri l’opzione della DEPENALIZZAZIONE e ritieni che essa non si traduca necessariamente in un “fottiamocene, ammazzatevi come cazzo vi pare” (in tal caso prego di abolire anche caschi,cinture di sicurezza,airbag,divieti di fumo…) sarà necessario considerare che:

1) In un secolo nessuno è riuscito a produrre dati scientificamente validi su danni causati dal consumo dei principi attivi della canapa, nelle dosi pertinenti e correttamente somministrate (vale a dire che fumarla fa male solo in quanto FUMARE fa male, fumare qualsiasi cosa). I problemi maggiori per la salute provengono da sostanze da taglio improprie, e SOLO per i derivati in quanto le infiorescenze sono al più sensibili di essere impoverite del principio attivo.

Inoltre, in caso di depenalizzazione, la coltura della pianta è così facile da costituire una garanzia di salubrità assoluta per il consumatore.

2) Le sostanze chimiche dopanti generalmente comportano rischi bassi per la salute FISICA. Ben più pericolose sono le sostanze da taglio. Rischi bassi NON significa nessun rischio. e sono sicuro che in vita vostra qualcuno che “non è più tornato” l’avete conosciuto. Se così non è, beati voi, non è un bel pensiero.

Pertanto, tali sostanze, anche nel caso l’uso venisse depenalizzato, necessiterebbero una gestione equivalente a quella dei farmaci con ricetta. E se del caso anche con l’obbligo di accertamenti clinici pre assunzione, in modo che uno sia certo di non morire per crisi allergica.

3) Sostanze tossiche. Danni certi sia fisici che psicologici, i primi irreversibili, ancorchè lenti nel manifestarsi e perlopiù non dovuti direttamente all’azione dei principi attivi ma ad una serie di pratiche di contorno irriguardose della sicurezza sanitaria. Sostanze da taglio pericolose anche qui.

Cosa ci vuoi fare con queste? Gestirle in modo meno controllato delle precedenti? Il crack in libera vendita sulla bancarella ma col il certificato di garanzia?

Io credo che l’unica via ragionevole (e attuabile) sia trattarle come farmaci ad alto rischio, depenalizzando l’uso, ma legandolo ad una serie di limitazioni di tipo amministrativo. (No, il manovratore di gru per container non lo fai con intestata una ricetta per il prelievo in farmacia di mezzo grammo di cocaina pura al giorno…così, tanto per far stare stare tranquilli i tuoi colleghi di sotto).

SONO un fascista proibizionista del cazzo? Non mi pare proprio. Ma tra l’isteria proibizionista ed il me ne fotto basta che ci sia da fumare, MI PARE ci siano dei gradi intermedi.

Delle ARMI, per ora possiamo (ancora) disinteressarci. Ma non durerà a lungo.

Ciò detto, la LIBERALIZZAZIONE COMMERCIALE delle “droghe” condurrebbe INEVITABILMENTE all’apparizione [visto le belle riprese TV del negozietto Californiano (?) con il consumatore ipocrita che lo compra per “uso medico”] di un nuovo abominio del cazzo. Dopo FINANZIARIE, COMPRO ORO, SALE SLOT (ci sono pure palazzine in cui le attività sono praticate insieme, con l’aggiunta di un bel sexy shop, andare a vedere per credere) arriverebbero pure le FUMO SHOP, con dietro il bancone il picciotto meritevole promosso al legale perchè uno non è che può risquotere il pizzo a vita.

Da qui: depenalizzazione si, nessuna persecuzione sì. Commercio libero NO.

Limitandosi alla sola ganja, con normative un pò scivolose, i nostri vicini Svizzeri hanno sperimentato la possibilità di liberalizzare il commercio, lasciando perseguibile il consumo…con lo scopo di contenere il fenomeno costringendolo a rimanere “riservato”. Avevano aperto negozi dove si acquistavano varie qualità di ganja come “profumatore d’ambiente” e cazzate simili.

In breve tempo sono stati costretti ad apportare modifiche sostanziali, e non tanto per le frotte di italiani che a loro rischio e pericolo andavano ad approvvigionarsi oltre confine (passando il quale il prodotto diveniva illegale e il suo proprietario colpevole di traffico internazionale di stupefacenti), quanto per “cauterizzare” sul nascere la diffusione delle cellule tumorali di una mafia non finanziaria con cui non intendono convivere.

Percui vedete di darvi una cazzo di regolata, che i bastardi fascisti con cui abbiamo a che fare vi si mangiano a colazione.

P.S. Per chiudere, un fatto IRRILEVANTE : sono personalmente contrario all’uso INTENSIVO di ogni sostanza dopante e/o dannosa per l’organismo. Il consumo di ogni cosa deve essere fatto in modo critico, ragionato e ragionevole, nei limiti di ciò che psicologimente e fisicamente è possibile gestire. Uno che si “ammazza” di canne non è più figo di un povero alcolizzato che dorme nella pozza del suo vomito. Sono due vittime. Inoltre, sconsiglio a tutti la detenzione di droghe fintantochè esse sono illegali, poichè significa servire la propria testa su un piatto d’argento agli sbirri.

E sì, se con i tuoi soldi, alimenti il fascismo, smetti di spenderli. Che vuoi da me? L’assoluzione? Vai in chiesa, t’aspettano a braccia aperte.

 

Allegato 1: http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/01/16/news/armi-chimiche-siriane-a-gioia-tauro-i-cablo-di-wikileaks-spiegano-perche-1.149003

Forconi e fascismi vari, una parola definitiva. (arrogance mode on)

In risposta a: http://viadiscorrendo.blogspot.it/2013/12/giornalismo-tossico.html …non riesco a pubblicarlo lì come commento per eccesso caratteri (alle solite! 🙂

Premesse doverose e chiarificatrici.

1) I media tradizionali (seppur ospitando isolati atolli di correttezza e professionalità sempre più minacciati dall’innalzarsi del livello dell’oceano nero) sono indiscutibilmente asserviti a logiche governative (qualsiasi governo in carica). In modo tanto eclatante ed incontrovertibile da rendere ridicola anche la più tenue difesa. Osservandone la condotta ed esistendo il precedente acclarato de “agente betulla” DIREI che gli indizi portano ad escludere il solo asservimento volontario per pressioni economiche esercitate dagli sponsor/investitori ma suggeriscono ANCHE l’esistenza di una manipolazione diretta da parte di elementi criminali, illegittimi, potenzialmente golpisti. Niente di meno.

La televisione rivela un grado di infezione totale ed irrecuperabile, le eccezioni sono relegate alla stampa. Non esenti dal fenomeno i nuovi media, anche se lì esistono entità del tutto sane gestite da collettivi incorruttibili.

2) Anche il mio giudizio sull’intera vicenda forconi è totalmente negativo, senza alcuna eccezione. Si è trattato di una protesta artificiale, promossa con la complicità dei media di cui sopra (che in occasioni differenti hanno osservato un silenzio di piombo impenetrabile e fino ad un recentissimo passato sono arrivati a spargere il terrore nelle località interessate per fare “terra bruciata” di ogni solidarietà con i manifestanti), finanziata da NON SI SA CHI che ha provveduto al pagamento di sale riunioni, materiali, gadget, striscioni, mezzi, autoveicoli… ….con l’attiva collaborazione di elementi di estrema destra e delle loro intere strutture organizzative. La reazione delle istituzioni ha rivelato una condotta omogenea di tolleranza/morbidezza per le piazze allineate e la solita crudeltà sadica per ogni forma non allineata. Lo scopo di tutto ciò è ora visibilissimo : Fornire una valvola di sfogo alla pressione montante E gettare le basi per l’introduzione tra le forze parlamentari di una nuova entità di destra ispirata a fenomeni tipo “alba dorata” et simili.

Mentre la cosa veniva preparata, io e pochissimi altre cassandre temevamo si trattasse anche di peggio, ergo della spallata finale al sistema democratico al fine della trasformazione del governo in dittatura conclamata. Fortunatamente, per stavolta, ci siamo sbagliati.

A questo punto direi che le premesse delineano già il mio pensiero riguardo coloro che hanno (notare le parole che uso) deciso di aggiungere la propria unità al computo del totale dei partecipanti alle manifestazioni del 9 Dicembre. Un’affermazione che non richiede interpretazioni per essere ritenuta vera.

Ma voglio essere esplicito. Ritengo, pur rispettando il caso particolare di ognuno, che si sia trattato di una cantonata enorme (il rispetto sta nell’autocensura del mio abituale linguaggio che taluni definiscono, ingiustificatamente, a mio avviso, colorito).

Ogni motivazione ( leggi: “scusa” ) per essere scesi per le strade al fianco dei fascisti che ho sentita sinora era come minimo stridente, malfondata o inconsistente.

Le migliori erano: A) Non si possono abbandonare gli sciocchi alla mercè dei fasci B) Bisogna essere per le strade nel caso i fasci diventino pericolosi C) Le rivolte non sono teoriche riunioni di militanti perfetti, sono così e bisogna starci.

Non mi hanno convinto per i seguenti motivi:

A) Verissimo! Ma dormire fino alla mattina del 9 e poi svegliarsi all’improvviso per convertire gli stolti sotto gli striscioni dell’estrema destra è di un’ingenuità da fare tenerezza.

B) SE era la volta della spallata i militanti più esposti sarebbero stati prelevati nottetempo a casa loro, i neomarciatori su roma sarebbero stati ben armati ed equipaggiati e magari neanche soli. Che vuoi fare lì in strada alla sperindio, tirargli i tappi della birra?

C) E’ cosi. (?) Ok, diciamolo pure. Ma ciò IGNORA la provata ed evidente organizzazione di destra (e chissà chi altro) …fà quello che vuoi, ma io non contribuisco ad avvicinare quella feccia al potere, per NESSUN motivo, MAI.

Un ultimo “spot” sul ruolo dei media… qui non si tratta di essere dei creduloni che fanno cose sperando o non sperando nel loro appoggio, qui il “caso” è NON aver visto una trappola IPER evidente ed aver deciso di recitarci come comparse volontarie.

Le lodevoli e rispettabili iniziative di singoli e collettivi NON ascrivibili in nessun modo ai forconi (che pure lo sono state, fornendo un substrato di “dignità” al fenomeno, così come due righe di vernice sulla targhetta del PD il 19O hanno sottolineato a FUOCO l’estraneità dello stesso da ogni ruolo di sinistra agli occhi di molti) potevano essere svolte tranquillamente la settimana prima o dopo il loro fiasco di Roma. Che cambiava?

Ho l’impressione che per molti non siano chiari dei semplici concetti:

1) I soli regimi che cadono per una “spallata militare” sono quelli già giunti per molteplici motivi all’asfissia, in cui regna il totale caos, anche amministrativo, privi di un reale appoggio interno ed internazionale.

2) Per raduni semispontanei di civile disarmati è impossibile ottenere vittorie con la forza su truppe regolari armate e soprattutto logisticamente e militarmente padrone del territorio (salvo che con una stragrande e motivatissima superiorità numerica). Essi dovrebbero invece puntare a moltiplicare l’impatto economico sul nemico, poichè è lì che possono vincere. E’ più efficace una manifestazione che non ha luogo (o che si dissolve come neve al sole per riapparire altrove, e ancora, e ancora) ma che ha mobilitato ingenti forze per contrastarla che una che origina scaramucce irrilevanti.

3) La visione strategica della propria azione politica deve avere una prospettiva temporale più ampia del quarto d’ora. E ciò non significa essere intellettuali del cazzo che non vogliono sporcarsi le mani, se non si fosse capito.

4) E’ inutile fondare club esclusivi che richiedono conoscenze di ingresso troppo elevate per i più, quando non anche un curriculum di resistente da far invidia al Che e poi frignare perchè dai fasci, che invece non hanno fatto alcuna selezione all’ingresso, c’è andata della gente. E’ meglio pensare a come divenire PIU’ INCLUSIVI. Che è ora (volendo ho anche dei suggerimenti in merito).

Ecco…voi che siete senza peccato, scagliate pure la prima pietra!  🙂

Zitti mai! Difendiamo i compagni di Pavia dalla querela-bavaglio

REBLOGGATO PER GLI AMICI CHE NON RIESCONO AD APRIRE L’ORIGINALE DA:

http://www.marxismo.net/lotta-alla-destra/pietro-trivi-vs-mauro-vanetti

Volantinaggio lunedì 7 gennaio 2014 alle ore 9 davanti al Tribunale di Pavia, in occasione della prossima udienza

Fare politica a Pavia dalla parte dei lavoratori

Mauro Vanetti, un nostro compagno di Pavia, ha subito un attacco giudiziario da parte di Pietro Trivi (NCD), un esponente del centrodestra al governo della città. Pavia è una città lombarda a forte penetrazione mafiosa, dove la deindustrializzazione continua (ultimo caso, la annunciata chiusura dello stabilimento Merck, che dà lavoro complessivamente a circa 400 persone) ha lasciato spazio a un capitalismo parassitario e speculativo (palazzinari, gioco d’azzardo, corruzione). L’università e gli ospedali sono i centri di potere più importanti e non è casuale se proprio il direttore sanitario dell’ASL, Carlo Chiriaco, è stato al centro di un grande scandalo ‘ndrangheta nel 2010 che ha coinvolto (con intercettazioni, imputazioni e arresti) anche esponenti del PdL, della Lega Nord e di una locale lista di centro. Tra le persone intercettate mentre si trovava in automobile con Carlo Chiriaco durante la campagna elettorale figura per l’appunto Pietro Trivi.

Sulla questione della mafia e della corruzione i nostri compagni pavesi sono sempre stati molto vigili intervenendo con azioni di denuncia politica e anche contribuendo in modo decisivo ad organizzare manifestazioni pubbliche di protesta. Sono intervenuti anche nelle maggiori vertenze sociali legate al lavoro (Elnagh, Merck) e alla casa (sfratti, Green Campus, Punta Est), oltre che nel contrasto alle violenze dei neofascisti locali, legati in vari modi alla destra ufficiale.

Con queste attività militanti i compagni si sono fatti molti nemici tra i potenti di Pavia. L’attacco a Mauro è essenzialmente un attacco contro tutti noi e contro quello che abbiamo fatto in questa città a partire dagli anni Novanta.

Ritorsioni politiche del centrodestra contro gli attivisti antimafia?

Carlo Chiriaco e Pietro Trivi in tribunaleIl 12 ottobre 2011 due esponenti molto in vista del PdL di Pavia, l’avvocato penalista Pietro Trivi [a destra nella foto], assessore al Commercio del Comune di Pavia, e Carlo Chiriaco [a sinistra nella foto], ex direttore dell’ASL, vengono assolti in primo grado dall’accusa di corruzione elettorale aggravata. Secondo il giudice, la consegna di denaro da parte di Chiriaco e Trivi al sindacalista della UIL Galeppi durante la campagna elettorale non configurano un reato. Immediatamente parte una campagna politica da parte del centrodestra pavese volta ad affermare che chi aveva sostenuto che ci fossero infiltrazioni mafiose nella politica di Pavia doveva “chiedere scusa”. «Ora qualcuno dovrà chiedere scusa» dice il sindaco Alessandro Cattaneo a “la Provincia Pavese” del 13  ottobre 2011. Due settimane dopo, Pietro Trivi querela esponenti di diversi partiti avversari che vanno dal PD a Rifondazione Comunista passando per il Movimento 5 Stelle.

(Eppure le infiltrazioni mafiose nella politica di Pavia ci dovevano ben essere se nel dicembre 2012 Carlo Chiriaco viene condannato in primo grado a 13 anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Tra le accuse: «costituisce elemento di raccordo tra alti esponenti della ‘ndrangheta lombarda e alcuni esponenti politici; favorisce gli interessi economici della ‘ndrangheta garantendo appalti pubblici […]; procura voti della ‘ndrangheta a favore di candidati in occasione di competizioni elettorali comunali e regionali»!)

Mauro Vanetti, classe 1979, militante comunista da quasi vent’anni molto conosciuto in città, attivista antimafia e antislot, riceve una querela per diffamazione. Questa querela ha lo scopo di mettere il bavaglio a un oppositore politico: se Vanetti venisse condannato saremmo di fronte a un precedente inquietante sia per le libertà digitali nel nostro Paese sia per la libertà di critica politica.

Un attacco ai diritti democratici digitali

Le frasi incriminate sono due commenti che secondo Trivi sono apparsi su Facebook. Trivi non ha prodotto nessuna prova dell’esistenza di questi commenti, si è limitato a stampare degli screenshot, cioè a riprodurre con una stampante le immagini che sostiene essere apparse sul suo computer. Non c’è stata nessuna indagine per verificare che quei commenti siano effettivamente comparsi su Facebook (provate a cercarli: sono introvabili) né che a scriverli sia stato Mauro Vanetti. Non sono stati forniti URL, log, sorgenti HTML della pagina web, indirizzi IP, niente di tutto ciò che normalmente gli inquirenti allegano a un processo di questo tipo e che è richiesto dalla giurisprudenza per condannare qualcuno per ciò che scrive sul Web.

Nel corso delle udienze Pietro Trivi ha cominciato a produrre un grande numero di screenshot: vi compaiono altri commenti su Facebook attribuiti a Mauro Vanetti, pagine del suo sito con articoli e lettere sulla questione della ‘ndrangheta a Pavia, foto del profilo ecc. Che cosa significa questo “pedinamento virtuale”, questa schedatura delle opinioni politiche di Vanetti, che peraltro non sono mai state nascoste, visto che ha scritto molti articoli su riviste e siti di sinistra e ha addirittura pubblicato un libro contro il gioco d’azzardo a Pavia?

Un attacco al diritto di critica contro il sistema mafioso

D’altronde, anche il contenuto dei presunti commenti non diffama Pietro Trivi!

Il primo commento recita: «Uno dopo l’altro, tutti i politici pavesi che se la intendono con la mafia la stanno facendo franca. Non saranno i giudici a levarceli dai piedi, dovremo pensarci noi». Nello screenshot non compare il nome di Pietro Trivi né di nessun altro politico. L’autore del commento (che secondo Trivi è Mauro Vanetti) si limita ad affermare che esistono a Pavia dei politici che se la intendono con la mafia, e che la stanno facendo franca. Più sotto l’autore del commento chiarisce: «non penso che la mafia sarà mai sconfitta in tribunale se non viene prima sconfitta nella società, semplicemente perché gran parte di ciò che fa la mafia non è tecnicamente illegale». È forse questa opinione politica che è stata portata in tribunale?

Il secondo commento è una battuta in un lungo scambio di commenti: «Mi diverte sempre quando qua sopra interviene un picciotto». Che il “picciotto” in questione sia Pietro Trivi lo ha dedotto… Pietro Trivi stesso, nella querela. Subito sopra al commento (ammesso che si pensi di poter ricostruire in modo univoco un thread di Facebook, ma non è così visto che i commenti possono essere modificati e rimossi) ci sono altri commenti che non sono di Pietro Trivi. In ogni caso la parola “picciotto” ha un significato vago, letteralmente vuol dire “ragazzo”, talvolta indica le persone che non fanno parte dell’alta gerarchia mafiosa ma di cui si servono le organizzazioni criminali per perseguire i propri interessi.

A Pavia esistono dei politici che se la intendono con la mafia? e a Pavia esistono dei “picciotti”, degli individui compiacenti che sono utilizzati dalla mafia per i propri scopi? Chi osa dirlo, anche senza fare nomi precisi, deve essere portato in tribunale e messo a tacere? Non sarebbe meglio punire semmai chi osa negarlo, dopo che su questo argomento si sono scritti fior di libri e sentenze giudiziarie?

Con le querele i potenti mettono un prezzo alle nostre parole

Trivi ha querelato negli stessi giorni anche altre persone con accuse analoghe. Da una di queste persone querelate ha ottenuto 15mila euro. Chi vuole criticare la mafia a Pavia rischia di dover pagare 15mila euro? Le querele dei potenti contro i cittadini che non stanno zitti sono uno strumento per zittirci, sono un sopruso, sono il tentativo di chi ha il potere di sfruttare le proprie conoscenze e la propria influenza per far condannare ingiustamente delle persone comuni.

Con questa campagna vogliamo far crescere la consapevolezza di questo scandalo giudiziario che rischia di svolgersi a Pavia nei prossimi mesi e al tempo stesso chiediamo un aiuto ad amici e compagni: difendiamo Mauro Vanetti da questa persecuzione, difendiamo tutti i pavesi dall’omertà. Raccogliamo fondi per contribuire alle ingenti spese legali, per annullare l’effetto di questo micidiale meccanismo intimidatorio.

Costruiamo una campagna di lotta e solidarietà contro la prepotenza della destra!

Sinistra Classe Rivoluzione – FalceMartello – Pavia

Donazioni di solidarietà:

  • con PostePay dedicato 4023 6006 5041 3893 intestato a Mauro Stefano Vanetti
  • con PayPal inviando denaro a mauro.vanetti@email.it con causale “Zitti mai”

Per informazioni dettagliate è possibile contattare direttamente Mauro Vanetti all’indirizzo mauro @ marxist.com o al numero 328-3657696 o su Twitter (@maurovanetti). Questa campagna sarà improntata alla massima trasparenza: vi terremo informati di cosa avviene nel tribunale, vi faremo avere le carte processuali, vi daremo spiegazioni sui retroscena, vi daremo un rendiconto delle donazioni ricevute e del loro utilizzo. Dateci una mano e impariamo insieme come ci si difende da prepotenze come questa.

BIFOSFONATI – Avverti tua mamma e tua nonna!

[Premessa: CONTROLLA quanto affermo, poi linka o copia liberamente il testo e diffondilo come ritieni più opportuno. Non mi interessa ottenere pubblicità per me o per il blog e se lo fai avrai unicamente la mia gratitudine dato che mi importa unicamente che le informazioni raggiungano i soggetti interessati.]

Ma che diavolo è un BIFOSFONATO? :-O

…DATO CHE L’INTERA faccenda è originata dall’uso di un linguaggio non comprensibile dal soggetto cui è rivolto, vediamo di farla breve e di usare termini semplici e comprensibili da tutti: I BIFOSFONATI sono  un’intera classe di farmaci utilizzati per la “cura” dell’osteoporosi e per il trattamento di patologie tumorali devastanti.

Nell’apposita pagina di Wikipedia che vi segnalo (N.B. la citazione di Wk non è da considerarsi come indicazione di una “fonte certa”, bensì come indicazione di una fonte di informazioni assai utilizzata da un pubblico di non specialisti)  — http://it.wikipedia.org/wiki/Bifosfonati — troverete la lista di nomi commerciali più diffusi ed utilizzati, ciò NON esclude che ve ne possano essere altri; in ogni caso la lettura del foglio informativo allegato al medicinale vi consentirà di capire se state assumendo un farmaco di questo tipo…o se stavate per farlo.

IL MOTIVO PERCUI VI SEGNALO con questa enfasi questo caso è che la pagina di wikipedia (e non solo) contiene una sottovalutazione. Gli effetti collaterali descritti come: “osteonecrosi della mandibola (incidenza dallo 0.8 al 12%)” — http://www.farmacovigilanza.org/corsi/070131-02.asp  — NON sono da ricondursi al SOLO uso (somministrazione endovenosa=iniezione, fleboclisi — http://it.wikipedia.org/wiki/Fleboclisi —) in ambito chirurgico tumorale di questo tipo di molecole, ma anche all’uso finalizzato al contrasto dell’osteoporosi (generalmente assunzione orale=pillole).

Come saprete certamente l’osteoporosi è una patologia assai diffusa soprattutto nelle donne in età non più fertile, che vengono informate degli effetti collaterali, presumo, ma non in modo sufficientemente comprensibile ed esaustivo.

L’assunzione di questa classe di farmaci genera pesantissimi effetti collaterali che danno luogo a impedimenti di una certa gravità nelle proprie attività ed arrivano ad incidere pesantemente sulla qualità della vita del paziente…e se nel caso del trattamento di una patologia tumorale, dove la contropartita è la cessazione dell’esistenza stessa essi siano tutto sommato accettabili, per il contrasto dell’osteoporosi sarà bene valutarli attentamente prima, caso per caso, con l’assistenza di un medico competente e disponibile a spiegarvi ogni cosa in modo che la possiate capire.

Uno di tali effetti collaterali CHE NON TERMINA CON L’ASSUNZIONE DEL FARMACO, ma continua ad esporre al rischio di osteonecrosi della mandibola PER 5 ANNI DOPO L’ULTIMA ASSUNZIONE è l’impossibilità di ricevere cure ai denti. Ti viene una carie (o altro)? Te la tieni, dolore incluso, poichè nessun medico dentista interverrà dato che il rischio è che l’osso della mandibola muore e comincia a marcire…la qual cosa condurrà a pesantissime mutilazioni o alla morte dell’individuo. ( = osteonecrosi. Mi scuso del linguaggio e della “crudezza”, ma un’indagine abbastanza accurata mi ha consentito di capire che la maggior parte delle persone ignorano cosa significa “necrosi”…in compenso vi risparmio ogni tipo di immagine relativa e vi esorto a fare altrettanto con il vostro prossimo, poichè le immagini terrificanti causano repulsione e rimozione.).

Se perciò, dopo aver fatto di tutto per evitarlo, sarete costretti ad assumere farmaci di questo genere DOVETE OBBLIGATORIAMENTE sottoporvi ad un controllo accurato dal dentista che provvederà alla cura di ciò che lo necessita con i metodi possibili (può darsi che taluni denti vadano rimossi).

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Come di consueto vi sarò grato per ogni critica costruttiva e/o correzione pertinente, se ne avete la possibilità segnalatemi ogni caso di cui siete al corrente in modo certo…parenti,amici,conoscenti (senza citare dati sensibili in pubblico!!!) letteratura (i commenti riferiti a quest’ultima saranno via via cancellati ed i link riportati nel corpo dell’articolo dopo opportuna verifica).

In caso di esiti ulteriori dalle indagini che sto conducendo in merito (o su vostra segnalazione corredata di riferimenti per verifica) il presente documento verrà aggiornato aggiungendo qui sotto le informazioni aggiuntive.

REVISIONE ATTUALE = 000

Perché Fazzone non dovrebbe essere nella commissione Antimafia

 

 
 
Supponendo che la commissione Antimafia svolga un ruolo serio e non di facciata; che, pertanto, le relative nomine siano ponderate, trasparenti e orientate ad avere un ruolo decisivo nel contrasto a questo tipo di organizzazione criminale, sono decisamente sorprendenti alcune recenti nomine.
 
Fra tanti nomi, riportati in un articolo dell’Espresso, spicca quello di Claudio Fazzone, figura a dir poco controversa nel panorama politico pontino.
 

Nel 2000 è stato il consigliere regionale più votato d’Italia, e nella “sua” terra sono in molti a considerarlo una sorta di uomo del riscatto del sud pontino.

 
Si tratta di un’area estremamente ricca dal punto di vista naturale, storico, archeologico. A metà strada tra Roma e Napoli, è diventata ben presto il raccordo fra i due centri di potere politico ed economico. Un avamposto e una retrovia. In questo, personaggi come Claudio Fazzone hanno avuto un ruolo fondamentale.
Per molti fondani avere un senatore loro concittadino è un punto d’orgoglio, e non accettano venga messo in discussione. Non manca chi vede Fazzone addirittura come un “benefattore”, uno che non si è mai dimenticato della “sua” città.
D’altra parte, tante sono le persone che negli anni hanno denunciato situazioni di stampo mafioso (fenomeno molto diffuso quello dei negozi dati alle fiamme, su cui nessuno, dalle forze dell’ordine alle amministrazioni locali, si è mai seriamente preoccupato di fare chiarezza). Alcuni di quei ragazzi che hanno parlato di mafia sono stati “costretti” a lasciare le loro città natali.
 
Claudio Fazzone, ha iniziato la sua formazione politica, da poliziotto, come autista di Nicola Mancino.
Dopo il boom di preferenze nel 2000, Fazzone viene riconfermato alla Pisana nel 2005. Di nuovo il consigliere regionale più votato d’Italia.
Nel 2006 si candida alle elezioni politiche conquistando il seggio di Senatore, e nello stesso anno gli viene affidata la presidenza di Acqualatina, la società a partecipazione pubblica che si occupa di gestione e fornitura del servizio idrico nella provincia. Qualcuno provò anche a sollevare il problema del conflitto di interessi derivante dal doppio incarico (il compenso per la presidenza era di circa 100000 euro all’anno), senza successo.
 
Su Acqualatina varrebbe la pena un approfondimento. Basti sapere, comunque, che nonostante i referendum del 2011, in provincia di Latina l’acqua è rimasta in mano a una s.p.a. per altri due anni. E, mentre i cittadini, proprio grazie ai referendum, vantano il diritto al rimborso (parziale) delle ultime bollette, la società ha maturato negli anni undebito altissimo con la Depfa Bank (nonostante le perdite evidenti, i Comuni, nei tredici anni di vita della società, ne hanno sempre approvato i bilanci). La ripubblicizzazione del servizio idrico, pertanto, sarà ora volta a scaricare questo debito sui Comuni, con ulteriore rincaro delle bollette.
Claudio Fazzone si è dimesso dall’incarico di presidente solo quando gli è stata contestata l’incompatibilità dalla commissione parlamentare. Attualmente il presidente di Acqualatina è Giuseppe Addessi, avvocato, legale della famiglia Fazzone.
 
Claudio Fazzone, però, oltre ad essere un personaggio politico, è anche un imprenditore. È socio, assieme al Sindaco di Fondi, Luigi Parisella, e l’imprenditore Luigi Peppe, di una società proprietaria di una struttura industriale interessata dalla nuova variante urbanistica del Comune. Di per sé, già il fatto che un sindaco e un senatore possano, attraverso la loro società privata, avere vantaggi da un’opera pubblica è quantomeno sospetto.
La chiave di volta sono però Luigi Peppe e suo fratello, i quali sarebbero in rapporti con la famiglia Tripodo, in particolare con Antonino Venanzio Tripodo, figlio di Domenico Tripodo, capobastone della ‘Ndrangheta.
 
L’8 settembre del 2008 il Prefetto di Latina, Bruno Frattasi, richiede al Ministero dell’Interno lo scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose.
È il periodo in cui il governo Berlusconi, attraverso l’allora Ministro dell’Interno Maroni, si appuntava medaglie per la lotta alla mafia.
Scrive il Prefetto Frattasi: «sono emerse chiaramente le connessioni fra la famiglia di Tripodo Domenico – boss tra i boss napoletani in contatto coi Casalesi, con la ‘ndranghetacon figure apicali di cosa nostra – e soggetti legati per via parentale anche a figure di vertice del comune di Fondi», sottolineando «l’inosservanza sistematica della normativa contro la mafia del comune» e «le gravissime violazioni dell’amministrazione fondana, che, unite all’agevolazione di interessi economici di elementi contigui alla criminalità organizzata o da considerare ad essa affiliati, conferiscono al quadro di insieme una pericolosità tale da dover essere fronteggiata col commissariamento».
Nel 2009 il Viminale trasmette la richiesta al Governo. Passa più di un anno e il Consiglio dei Ministri non l’ha ancora accolta (dichiara il premier Berlusconi che “alcuni ministri si sono detti contrari”).
Claudio Fazzone si oppone allo scioglimento e nega qualunque tipo di infiltrazione mafiosa, non solo a Fondi, ma in tutto il territorio pontino, nonostante ci siano centinaia di inchieste che sostengono l’esatto contrario. Di più,Fazzone grida al complotto politico e lancia attacchi durissimi al Prefetto Frattasi.
Il 3 ottobre del 2009 il Consiglio Comunale di Fondi si dimette in blocco, cavando d’impaccio il Governo il quale provvede a nominare un commissario straordinario, in attesa delle successive elezioni.
Fazzone si dichiara “soddisfatto”, il Prefetto Frattasi viene tempestivamente promosso e trasferito a Roma.
Le successive elezioni comunali a Fondi (marzo 2010) hanno riconfermato il consiglio dimissionario.
 
Nel 2009 Villa Fazzone (intestata alla moglie del senatore e alla cugina acquisita) è oggetto di un processo perabusivismo edilizio e lottizzazione abusiva: fabbricato rurale sulla carta, mega-villa in realtà. Benché nel piano casa approvato nel 2011 dal Consiglio Regionale spunti un comma salva-Fazzone, la Cassazione ha infine dichiarato inammissibili i ricorsi presentati dalle imputate.
 
Il 17 febbraio del 2010 si apre un’inchiesta sul ruolo che Claudio Fazzone avrebbe avuto in una vicenda riguardantelettere di raccomandazione inviate all’ex manager della ASL, Benito Battaglia.
 
E il cerchio si chiude tornando proprio a Nicola Mancino, rinviato a giudizio nel 2012 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa: Claudio Fazzone, nonostante questo suo curriculum, è stato recentemente nominato membro della commissione antimafia, la quale si occuperà anche del dossier riguardante lo stesso Nicola Mancino.